![IMMERGERSI NELLA NATURA DELL’OASI DI BAGGERO](https://www.duepassifuori.it/wp-content/uploads/2020/09/20171007_153307-540x304-1.jpg)
IMMERGERSI NELLA NATURA DELL’OASI DI BAGGERO
Se vuoi staccare dalla frenesia e dalla routine giornaliera e hai voglia di una passeggiata semplice immersi nella natura, puoi avventurarti all’Oasi di Baggero.
Scelgo questa meta ogni volta che non ho molto tempo da dedicare a una lunga escursione ma almeno per un’ora mi ritrovo in mezzo alla natura, lontana dai suoni della città e passo dopo passo mi immergo nella tranquillità, respiro e mi rilasso.
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DOVE SI TROVA L’OASI DI BAGGERO
Si tratta di una ex cava che, grazie ad un lungo lavoro, è stata recuperata e riconvertita in una splendida riserva naturale protetta.
Si trova a Baggero, frazione di Merone (Co), a pochi minuti di auto dal Lago di Alserio e di Pusiano.
Di solito parcheggio al punto visita dell’Oasi in via Cava Marna (dove si trova anche un ostello).
Se invece questo parcheggio è chiuso, lascio l’auto nei pressi del ristorante “Il Corazziere” lungo la via Battisti.
COSA FARE ALL’OASI
Vari sentieri permettono di percorrere un itinerario ad anello intorno ai 2 laghetti artificiali (non balneabili) e di raggiungere il punto più alto dell’oasi per ammirare una bella cascata.
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L’oasi si può percorrere in solitaria, in compagnia e per le famiglie è un buon inizio per far avvicinare i bambini alla natura (c’è anche un’area picnic e giochi per i più piccoli).
Inoltre vengono organizzate una serie di iniziative di carattere ambientale e naturalistico che permettono di scoprire l’Oasi.
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CURIOSITA’
In passato Baggero era un luogo pieno di vita, dove l’attività principale era l’agricoltura.
Si coltivava soprattutto granoturco e frumento.
Attraversata dal fiume Lambro, Baggero era caratterizzata dalla presenza di mulini: il primo mulino risale al 1722.
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Oltre all’agricoltura, in questa area, si sviluppò una intensa attività commerciale con l’apertura di filande e zoccolifici fino a quando l’industria pesante prese il sopravvento e il luogo perse la sua vitalità, le attività chiusero e i mulini vennero dismessi.
Si decise poi di riqualificare l’area: il primo mulino venne recuperato e restaurato e oggi è un museo nel quale si possono ammirare gli attrezzi della tradizione contadina dell’epoca.
La cava nella quale si produceva cemento per il settore dell’edilizia, è stata riqualificata e trasformata in un’oasi e sono stati creati vari percorsi ciclo pedonali che rientrano nel sistema “Parco Valle Lambro”.
Si tratta della prima eco-frazione d’Italia, dove la parola d’ordine è eco-sostenibilità.
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ALTRI RIFERIMENTI
https://www.parcovallelambro.it/unoasi-da-vivere
http://www.leviedelparco.it/it/la-natura-incontaminata-loasi-di-baggero.html